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Dolori muscolari e articolari: come prevenirli e gestirli attraverso lo sport

Da redazione

Gennaio 17, 2025

Dolori muscolari e articolari: come prevenirli e gestirli attraverso lo sport

Provare dolori muscolari e articolari è frequente. Si tratta di un’evenienza che, se non gestita in maniera adeguata, può rivelarsi problematica e, per esempio, rappresentare un ostacolo allo svolgimento di una vita attiva, caposaldo di un’esistenza sana a tutte le età.

Cosa fare nel momento in cui si presentano?

Il primo aspetto da prendere in considerazione riguarda il contatto con un fisioterapista esperto, che può consigliare gli esercizi di stretching giusti per iniziare a contrastarli (molto utile può rivelarsi l’integrazione e il riferimento ad attivi naturali come il salice bianco, tra gli ingredienti di supplementi celebri come Dolor Fix, un prodotto di cui si parla tanto sul web per la sinergia tra diversi rimedi naturali straordinari).

Il passo successivo prevede il fatto di concentrarsi sul ruolo dello sport, la cui pratica ha una valenza a tutti gli effetti terapeutica quando si parla di dolori muscolari e/o articolari.

Come gestirla? Continua a leggere per saperne di più!

Dolori articolari e pratica sportiva: cosa dicono gli esperti?

Quando si ha a che fare con dolori a carico delle ossa e delle articolazioni, è bene ricordare che alla base possono esserci problematiche come l’artrosi, per non parlare delle lesioni traumatiche.

In questi frangenti è essenziale sottolineare che lo sport rappresenta un alleato soprattutto se praticato con buonsenso, evitando di esasperare le capacità fisiche dell’individuo.

Il rispetto del corpo deve essere alla base, così come il fatto di focalizzarsi, per quanto possibile, su attività che non prevedano carichi sulle articolazioni. Qualche esempio? Il nuoto e la bicicletta, discipline i cui benefici per chi ha a che fare con problematiche come l’artrite e l’artrosi sono stati più volte provati dalla scienza.

Essenziale è la regolarità, aspetto che può contribuire anche alla riduzione della rigidità. Grazie alla costanza nella pratica, è altresì possibile apprezzare un miglioramento delle capacità funzionali e della forza muscolare.

Altre alternative

Esistono anche altre alternative da considerare quando si parla di sport che aiutano a prevenire e a gestire meglio i dolori articolari. Tra quelle più interessanti a basso impatto troviamo lo yoga, che prevede un lavoro sulle articolazioni soprattutto nella sua variante yin, e il Pilates.

Anche se quando si pratica queste discipline si ha l’impressione di muoversi poco, non bisogna gettare la spugna e pensare che forse è meglio rimanere fermi dato che si prova dolore articolare.

La sedentarietà in questi casi è una delle scelte peggiori che si possano fare per la propria salute.

Non dimentichiamo, infatti, che le nostre articolazioni sono fatte per muoversi. Nel momento in cui viene a mancare quel preziosissimo supporto dato dal movimento fisico, si ha a che fare con problematiche fastidiose come la scarsa lubrificazione.

Il risultato? A lungo andare, la perdita di elasticità e l’oggettivo indebolimento.

Cosa fare prima dell’allenamento

Affinché l’allenamento sia sicuro ed effettivamente funzionale al contrasto dei dolori articolari, è bene iniziarlo con esercizi di mobilità e riscaldamento.

Nel caso dello yoga può rivelarsi molto utile, in particolare per chi passa tanto tempo seduto, la posizione del gatto, che prevede la partenza in quadrupedia.

Mentre si espira, si inarca la schiena proprio come fa il fatto, avvicinando mento e petto.

Successivamente, facendo con la schiena il movimento opposto si espira.

Questo esercizio rappresenta una soluzione particolarmente utile nel momento in cui i dolori coinvolgono le articolazioni della colonna vertebrale e si ha intenzione, giustamente, di evitare che rappresentino un problema durante il workout.

Concludiamo che, lato tempi quotidiani, l’OMS consiglia di mantenersi attorno ai 40 minuti al giorno con intensità media o bassa.

Chi si allena ad alta intensità, invece, può dimezzare queste indicazioni temporali e considerare una media di 150 minuti a settimana (in questo caso, è opportuno farsi seguire da un trainer esperto).

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