Cosa fanno gli italiani per prendersi cura del proprio corpo?

In molti, forse, non ne sono a conoscenza. Ma il settore del benessere è, economicamente parlando, uno dei più rilevanti nel panorama economico del nostro paese. Oltre l’80% degli italiani, infatti, si considera soddisfatto del proprio stato di salute, fisico o psichico, solo ed esclusivamente grazie all’ausilio dei prodotti di questo specifico comparto. 

Quasi il 70% di questi soggetti è particolarmente attento alle scelte alimentari, oltre a dedicare una parte rilevante del proprio tempo nella cura del proprio corpo, alle quale – mediamente – vengono dedicate almeno un paio di ore nell’arco della giornata. Dati che testimoniano, in un certo qual modo, quanto gli italiani tengono particolarmente alla cura di sé stessi. 

Alimentazione e attività fisica

Restando nell’ambito dell’alimentazione, almeno un italiano su quattro dichiara di seguire stile alimentare ad hoc, che sia in grado di mantenere un elevato benessere psico-fisico, mentre almeno uno su dieci dichiara di seguire una dieta particolare, volta, nella maggior parte dei casi, al mantenimento di uno stato di forma adeguato. Non c’è da stupirsi, quindi, se vitamine, integratori alimentari, tisane e fermenti lattici vengano acquistati, in dosi massicce, dai nostri connazionali. 

L’alimentazione, spesso, viene bilanciata in base all’attività fisica svolta, altra grande passione dei nostri connazionali. L’80% degli italiani dichiara di svolgere attività fisica costantemente, anche se alcuni di essi accostano a questa voce anche le cosiddette “passeggiate”, che non possono rientrare in questa categoria nonostante gli indubbi benefici che possono infondere.

Tuttavia, almeno il 40% di chi svolge attività fisica dichiara di effettuarla mediante l’iscrizione ad un corso in palestra o in piscina, prime fonti alle quali volgono il loro sguardo gli amanti dell’attività motoria. Per monitorare l’attività fisica, oltre il 30% dichiara di avvalersi del supporto di applicazioni tecnologiche, che sono in grado di rendere ancor più efficiente l’attività svolta. 

Oltre il 50% degli italiani, però, decidono di dedicarsi alla cura del proprio cura rivolgendosi ai professionisti del settore del benessere. La preferenza, in questo caso, va ai centri estetici (55%), tra i quali, seppur in calo rispetto ad inizio millennio, si segnalano anche i centri solarium: gli italiani, anche durante il rigido inverno, non vogliono rinunciare alla tintarella e ad un aspetto maggiormente gradevole. 

La vanità non è solo femmina

Gli italiani, quindi, confermano di essere molto vanitosi. E se un tempo la vanità era considerata “femmina”, oggi la differenza tra il mondo del gentilsesso e quello maschile si è decisamente assottigliata. L’uomo, andando incontro alle esigenze della donna del 2000, decisamente più esigenti rispetto al passato, si cura per poter piacere e piacersi, sognando di incontrare bellezze sensuali e sofisticate equiparabili alle più affascinati escort Alessandria. 

Un aspetto gradevole, però, passa inevitabilmente anche da un equilibrio psico-fisico eccellente. Non sono pochi, infatti, gli italiani che si ritengono stressati dalle mille incombenze quotidiane, da quelle afferenti all’ambito professionale sino a quelle inerenti all’ambito familiare. E le donne, in tal senso, risultano quelle maggiormente afflitte: quasi la metà di esse, infatti, dichiara di sentirsi stressata, mentre nella sfera maschile questa percentuale scende al 25%. 

Uno dei disturbi più frequenti causati dallo stress è, senza dubbio alcuno, quello relativo ai disturbi del sonno. Per curare l’insonnia o, più in generale, tutti i disturbi relativi a questo ambito, gli italiani spendono quasi 2 miliardi all’anno tra tisane, farmaci, integratori ed altri prodotti che sono in grado di curare adeguatamente questo disturbo. 

Più in generale, il settore del benessere, in Italia, è in grado di generare un fatturato pari a quasi 50 miliardi di euro: il 41% è destinato ai prodotti alimentari, il 24% alla cura del corpo, il 20% all’attività fisica, l’11% alla gestione dello stress ed il 4% a quello del sonno.